Grazie…a ciascuno di Voi

Grazie…a ciascuno di Voi

C’è la gioia per un traguardo raggiunto…

C’è l’amaro in bocca per un’esperienza conclusa…

Ma soprattutto c’è…e ci siete.

Abbiamo camminato assieme per un anno. Abbiamo scoperto che ciò che cercavamo, spesso, era esattamente nelle nostre mani. Nel palmo della nostra mano. Ma la mano era così stretta che risultava difficile aprirla. Allora, silenziosamente, abbiamo rivolto lo sguardo a chi ci stava accanto, al relatore, ai referenti, agli amici corsisti…e abbiamo chiesto loro aiuto. Aiuto per aprire quella mano e riscoprire che la pietra che gelosamente è custodita non è un sasso qualunque, ma un diamante di grande valore.

“E’ inutile cambiare il cielo, se è l’animo ad essere malato” ci ricorda Seneca.

Puoi fuggire ovunque, puoi viaggiare, vedere posti tra i più belli e straordinari al mondo. Ma se il tuo animo è turbato, i tuoi occhi vedranno sempre le stesse cose.

Ciò che vediamo fuori è solo ciò che i nostri sensi percepiscono.

E le percezioni passano attraverso il nostro essere.

Se sei felice dentro, lo sei qui come dall’altra parte del mondo, ma se sei infelice lo sei lì come qui.

Non serve dover sempre viaggiare. Non serve dover cambiare continuamente un posto.

Sono gocce di un disagio interiore che ti impedisce di star bene li dove sei.

Di star bene ovunque tu sia. Di far tesoro della situazione che stai vivendo e di viverla sino in fondo.

L’ unico viaggio, l’unico vero viaggio è dentro di noi. Alla ricerca di tutto ciò che, grande o piccolo, non ci lascia stare, oppure no. O semplicemente per capire, per sentire e iniziare a vedere con occhi diversi tutto ciò che è stato sinora, tutto ciò che è e tutto ciò che sarà.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” aggiunge Marcel Proust.

Nuovi occhi. E’ proprio questa la Mission di Daleth. Acquisire nuovi occhi, nuovi strumenti per vedere e constatare la realtà. Ma se…ma..se…acquisendo nuove visioni cambia il mio modo di percepire la realtà, allora cambio io ?

Questa è la vera Magia…cambiare, tornare a se stessi, alla nostra essenza…senza accorgersene.

“Ogni volta che imparo qualcosa di nuovo, divento qualcosa di nuovo” aggiunge Leo Buscaglia.

Così è stato: siamo diventati qualcosa di nuovo facendo un viaggio con nuovi occhi nell’unico posto in cui il viaggio è davvero autentico. Dentro di noi.

Entusiasmante. Un’unica condizione: restare nudi. Come il buon Adamo e la sua dolce compagna Eva nel momento in cui hanno deciso di nutrirsi dell’albero della “conoscenza”…”si sono accorti di essere nudi”. Non più identità, non più casalinga, medico, avvocato, commerciante, naturopata, etc…solo uomini e donne che, presisi per mano, hanno deciso di camminare assieme.

Uomini e donne che, per un periodo della loro vita, hanno deciso di condividere la cosa più preziosa che abbiamo: il tempo. Dando a questo tempo un valore particolare, dandosi del tempo, regalandosi la possibilità di usare il tempo per se stessi.

Il tempo è esattamente l’unica vera ricchezza che possiamo utilizzare una sola volta. Il tempo. Non torna indietro. Mai. E va usato con rispetto, onore e con moderazione.

Ce lo confermano i nostri avi greci. Lo scrivono all’ingresso dei templi, sul timpano: “conosci te stesso”. Poi, percorso l’intero tempio, alla fine imperiosa la frase che sana ogni dubbio: “Fallo con moderazione”, “datti tempo”, “fallo con calma”. Quando si accende la Luce dopo essere stati al buio la nostra retina, i nostri coni ed i nostri bastoncelli, i nostri occhi hanno bisogno di tempo.

Per riprendere a vedere con la Luce. Per vedere la realtà di prima con la Luce. Non è una realtà “alternativa”. E’ la stessa…gli oggetti, i fatti, le persone sono le stesse. Ma cambia il percepito, il modo di vederla, di sentirla, di Viverla.

Il dono più grande che mi avete fatto, che ci avete fatto, che vi siete fatti è “il tempo”.

Vi siete presi del tempo per voi…e noi con voi. Ci siamo presi del tempo per guardare dove nessuno aveva mai, davvero, guardato. Abbiamo avuto, una volta deciso di “conoscere e curare noi stessi”, la forza di attraversare il tempio e leggere la frase in fondo ad esso: la frase “datti tempo”.

Ora, a distanza di nove mesi, ho l’onore di parlare con persone che non conoscevo prima. E loro di parlare con strumenti che prima non avevano. Ho l’onore di aver iniziato a conoscere davvero persone e non ruoli. Ho l’onore di aver preso parte a quel cammino che ci ha spinto dalla porta al fondo del tempio. Quel cammino che ha due nomi: consapevolezza e libertà…

Ma nel pavimento di quel cammino ci sono ciotoli disposti a formare una parola: solitudine.

Spesso, molto spesso, l’acquisizione della propria consapevolezza, la responsabilità della propria Vita, passa attraverso momenti di solitudine, vera e profonda.

Momenti nei quali tutto ciò che ti circonda era appeso alla tua identità viene meno: persone, relazioni, lavoro, affetti, amicizie…tu cambi, tutto cambia. Cambi il tuo percepito: tutto viene visto come diverso.

Ognuno ha la sua responsabilità: non colpa, responsabilità. Ma piena, al 100 %. Di ogni istante della propria Vita. Di ciò che ha fatto e di ciò che ha indotto altri a fare. Piena. Non delegabile. Perché quel tragitto dall’ingresso al fondo…l’hai scelto tu.

Alla fine, forse, è questo il regalo più grande che riceviamo per la fatica fatta: la possibilità di essere responsabili della nostra Vita. La certezza di esserlo. E l’obbligo a non dare più colpa ad altri. Né colpe né meriti: dipende tutto da noi.

 

Noi ci siamo, come Daleth, se voi ci siete. Io ci sono, in questo cammino, se qualcuno di voi, anche l’anno a seguire, mi prenderà la mano e vorrà camminare con me. Intanto abbiamo un’opportunità: goderci il panorama rispetto al sentiero percorso assieme. Da prospettive diverse, ma assieme. Ognuno dalla sua collinetta, ma lo stesso panorama. Ognuno con i suoi strumenti. Ma lo stesso panorama. Per poi accorgersi di essere nudi, autentici, consapevoli e di aver finalmente iniziato ad amarci per ciò che siamo e non per ciò che ci hanno chiesto di essere.

Grazie…a ciascuno di voi

Matteo e lo Staff di Daleth

 

“Essere consapevoli di cosa si prova, senza sentirsi sbagliati, è il primo passo per diventare padroni di se stessi”

Arthur Schopenauer

 

“Non smettere mai di cercare, mai. Quando avrai trovato sarai stupito. Ma poi sarai Re su Tutto.

Se porterai alla Luce ciò che è in Te, Questo ti Salverà, se non Lo porterai alla Luce Ti distruggerà”

Vangeli Apocrifi di Hamman (dialogo tra Cristo e Tommaso)

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