La maschera… getta la maschera!
Quella che ti hanno donato i tuoi genitori, quella che hai messo nel corso del tempo per farti amare, quella che hai costruito…
Ma prima guardala, prendine coscienza, e ringrazia le persone che hanno preso parte allo spettacolo…ringraziale perché sono gli attori inconsapevoli di tutta questa sceneggiata.
Ami il tuo partner?
La risposta è un si sbiadito.
In una relazione in cui di acceso non c’è più nulla.
Rapporti rarefatti, consumati a scadenza, non più a desiderio, con la passione di due novantenni.
Relazioni superficiali, di convenienza.
Niente di veramente profondo, toccante…
Emozioni inesistenti: calma piatta, silenzio stampa.
Ideare qualcosa che emozioni con il partner è oggetto di un passato ormai irrecuperabile.
La soluzione? Mettere la maschera.
La stessa usata dai tuoi.
La stessa che loro hanno tenuto per anni, ma non hanno saputo togliere.
Oppure toglierla e cominciare a guardarla per ciò che è.
Una forma di prostituzione. Si prostituzione: soldi, casa, benessere…questo mantiene attive le relazioni…
Serve “coraggio”: un’azione del cuore.
Serve guardarsi dentro, nell’unico punto in cui non cercherai mai e chiedersi se amavi o meno quella persona o se ti è servita per realizzare un “progetto” della maschera, ma non tuo.
Perché un partner deve “eccitarti” solo per il suo odore, per il suo sudore, per le sue carezze ed i suoi baci…sempre…non due sere la settimana, nel dopolavoro.
Sempre.
Perché una relazione ha bisogno di Mancanza, di Insicurezza, di Sorpresa…
Non del Nido: quello viene dopo ma se messo prima uccide e fa marcire la Relazione.
La maschera non è Autenticità.
Prima o poi si fa vedere per ciò che è e distrugge tutto.
Ciò che sta sotto, “The Truman Show”, può solo decidere se tenerla addosso e continuare a vivere una vita fatta di prostituzione ideativa, emotiva, relazionale e talvolta pure fisica o toglierla, assumersi la responsabilità della propria Vita e ricominciare, ringraziando e scusandosi, con gli attori, inconsapevoli, del suo spettacolo.
Ami il tuo partner?
La risposta possibile è solo si o no!
Ma se non lo desideri, se non è un tuo bisogno “vitale” non sei neppure sincero/a con te stesso/a.
Menti all’unica persona che ti ama incondizionatamente sempre: te stesso.
Il corpo è termometro della funzione ideativa.
Se il corpo non chiama, se il corpo non desidera, se il corpo non vuole… tutto il resto non vuole.
E quella persona non ti serve per accendere una parte di te, ma per spegnere definitivamente la tua Anima.
E rimaniamo li, in celle frigorifere per anni, chi a rifiutare e chi a farsi rifiutare. Negando a se stessi e all’altro la Verità e la soddisfazione del primo bisogno: il diritto ad esistere.
Getta la maschera!
La maschera… getta la maschera!
di Daleth | 14 Ottobre 2020
2 Comments
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Fatto. Ma poi sono rimasta sola
A 44 anni, dopo più di 10 anni fatti alla ricerca del miglioramento personale, sto iniziando a togliere la maschera. Sento che mi sto liberando dalla gabbia che mi ero costruito. Ora lascio andare i pensieri autentici e lascio andare l’emozione, ciò mi permette di vivere più libero, ma soprattutto mi sono accorto che più limitavo i pensieri più loro invadevano la mia esistenza ribandomi energia. Questa energia era incentrata a mantenere la maschera del tipo perfetto. Quello che in realtà nasconde vecchie esperienze di vita che finché non ho compreso ciò che anche voi ora insegnate e cioè il nostro cammino verso una direzione o verso un’altra, non è altro che il “dover” rispondere a delle cellule che ci appartengono e che devono riequilibrarsi. Probabilmente ho scritto con un po’ di confusione! Ecco perché vi sto cercando. Cerco conferme.
Grazie