Un indiano, Sioux, iniziò ad avere incubi notturni. Sempre più frequenti sino ad averne ogni notte. Durante questi incubi veniva assalito da un lupo ed iniziava una lotta feroce contro l’animale. Tanto era vivido il sogno che al risveglio, durante la notte o la mattina seguente, il suo corpo ed il suo stato emotivo portavano i segni della battaglia avuta in sogno. Esausto un giorno decise di chiedere aiuto ad un saggio anziano del villaggio il quale gli diede un consiglio molto particolare.
Lo invitò a prendere un bastone di legno parzialmente bruciato e tenendolo con il lato indenne usare la parte nera e bruciata per fare una segnatura sul petto del lupo.
Solo in questo modo l’animale avrebbe smesso di aggredirlo.
Così fece, seppur incredulo.
Si coricò la notte successiva mettendo al lato del letto il bastone bruciacchiato, avendo però cura di poter raggiungere rapidamente l’impugnatura pulita vicino alla mano e la parte nera dall’altra.
La notte corse rapida ed il lupo arrivò.
Iniziò la lotta e durante un momento di distrazione del lupo l’indiano riuscì a fare una X sul petto dell’animale che di li a breve se ne andò.
La mattina l’indiano corse entusiasta dall’anziano e raccontatogli l’evento notò un sorriso del saggio.
Perchè ridi dunque? gli chiese…
Apri la tua casacca giovine. Ribadì l’anziano. Il giovane indiano aprì allora la sua casacca e rimanendo senza parole si accorse di avere una grande X nera disegnata sul petto…
Quando smetteremo di dare ad altri colpe che sono nostre? Quando smetteremo di vedere altri come lupi che in realtà siamo noi?
Un indiano Sioux
di Daleth | 26 Ottobre 2020
4 Comments
Comments: 4
Bella storia!!!
Mi fa sorridere anche il fatto che il giovane non abbia visto subito la X sul suo petto, nel tenace convincimento di aver sconfitto chi lo attaccava da fuori, chi pensava fosse il reale nemico. A volte neppure di fronte all’evidenza ci accorgiamo di ciò che rappresentiamo noi per noi stessi….
Alle domande finali di questa storia del lupo, rispondo che noi adulti abbiamo la responsabilità di comunicare al bambino queste informazioni fondamentali. Da anni, nei miei pensieri non dimentico la frase che mi disse un professore/scenziato;
– SE METTI UN UOVO DI AQUILA IN UN POLLAIO, L’AQUILOTTO IMPARERÀ A COMPORTARSI COME LE GALLINE.
Ancora oggi, a scrivere questa frase, mi emoziono.
Grazie
Difficile ammettere che siamo noi i responsabili della nostra felicità, gli altri sono il nostro specchio