“La Logica della Cura”
Il termine “cura” è frainteso: deriva dal sanscrito “Kav” traducibile come la “presa di responsabilità” di se stessi o di altro se ci si pone in una relazione di aiuto. La cura non impone quindi alcun intervento attivo sul corpo, anche se può comprenderlo, ma piuttosto, prima di un’azione volta al ripristino del benessere la certa comprensione del motivo per cui i sintomi, siano essi fisici, emozionali o psicologici, si sono generati e continuano a manifestarsi. Dal sintomo, mediante la conoscenza della Biologia, è possibile individuare con certezza la “logica” con cui il nostro cervello ha scelto di generare alterazioni funzionali o anatomiche che noi chiamiamo sintomi e capirne il senso. Questo processo “causale” permette di avere già parte della soluzione. la causa e il processo di generazione di un “malessere” sono già di per sè la metà della soluzione. Nessuna ipotesi, nessun atto di fede: la lucida constatazione di come a partire da noi nasca e si possa risolvere tutto. La straordinaria ma dura constatazione che la “cura” è l’unica “logica possibilità” di guarire noi stessi.