Daleth Progetto Senso

Daleth è la quarta lettera dell’alfabeto ebraico. Daleth è un porta attraverso cui accedere a se stessi. Alla nostra parte più profonda, da cui hanno origine tutti i disagi che ci impediscono di gioire davanti ad un fiore che sboccia. Il valore numerico di Daleth è 4 e la forma è quella di una porta, aperta dal basso verso l’alto. È il mondo fisico che si espande nelle sue quattro dimensioni: corporale, relazionale, emozionale e spirituale. Attraverso Daleth entriamo nelle “relazioni” e nelle loro “dimensioni”.

Rappresenta il dualismo dell’Uno che diviene Due, del Due che torna ad essere Uno quando è in piena armonia. Diversamente diviene l’inizio di tutte le nostre paure. È l’illusione del controllo che diviene certezza di non poter controllare nulla. Attraverso questa porta il bisognoso (Dal) chiede aiuto al benefattore. La Mente chiede aiuto al Cuore, come se la mente fosse la porta per accedere al cuore. Chi si avvicina a Daleth ha una grande possibilità: guardarsi dentro.

LA NOSTRA “MISSION”

Iniziamo conoscendo l’amico più sincero che la Vita ci offre: il nostro corpo. Sempre più all’interno, imparando come funziona. Camminiamo assieme, tenendoci per mano, ammirandone i meccanismi. Ma, nel corso del viaggio interiore, prima o poi, arriviamo ad una porta: lì dentro non ci sono scuse. C’è la nostra parte buia, il bambino arrabbiato che soffre e piange. Ma anche quello gioioso e felice che non è ancora capace di provare rabbia e rancore, di pre-occuparsi.
Lì dentro non c’è mente. Non è facile contattare quel bimbo. Qualcuno torna indietro. Qualcun altro avanza. Comunque sia, qualcosa è successo. E questo qualcosa si chiama: cambiamento, consapevolezza, risveglio. Dopo che abbiamo visto cosa c’è dentro possiamo tornare a fare ciò che facevamo, a vivere come prima, ma con una consapevolezza diversa.
E viene spontanea una domanda: sono io l’autore della mia Vita?

“Chi guarda fuori, dorme. E’ guardandosi dentro che ci si sveglia…nessuno di noi teme la propria Luce, ciò che temiamo è la nostra Ombra”.

C.G. Jung

LA NOSTRA “VISION”

Attraverso Daleth percorreremo insieme un cammino verso le meraviglie del nostro corpo. Ciascuno di noi è un viandante. Un viandante alla ricerca di un Senso. Il senso della Vita, della Vita di ognuno di noi. L’obiettivo è donarlo. Attraverso Daleth cammineremo assieme.
È un percorso attraverso le meraviglie del nostro corpo scoprendone i segreti, le relazioni, i fattori che aiutano il benessere e ne causano malessere. Impareremo ad amarlo per ciò che è: il miglior amico che abbiamo in questo percorso. Il sentiero passerà attraverso le storie dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei nostri avi.

Comprenderemo come il nostro modo di “percepire” la Vita non è altro che il frutto di come ci viene insegnato, di come veniamo addestrati, ci permette di aprire gli occhi e vedere la luce: quanto di ciò che siamo e facciamo è nostro e quanto è il risultato di scelte obbligate, spesso inconsce?

La fine del viaggio sarà la conquista della vetta, scaleremo la parte più alta della montagna. Dove tutto è chiaro. Dove comprenderemo che a determinare la nostra Vita, in ogni minimo particolare, siamo noi stessi. La difficoltà è una sola e si chiama libertà. La libertà o libero arbitrio è il premio per chi raggiunge la vetta. Non è un dono a priori che ci viene fatto, ma una conquista acquisita durante la Vita. Daleth è una proposta per arrivarci: Buon Viaggio e Buona Vita.

La Scuola del sintomo

La Scuola del Sintomo è un percorso individuale volto ad una crescita interiore.